Santi: dalla tribolazione alla vittoria

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By: Stefano Savoia

La santità non è un premio per pochi, ma la partecipazione alla vita di Dio. Non è una perfezione morale, ma una storia d’amore: quella di un Dio che abita nel cuore dell’uomo. Cover art photo provided by Tara-mae Miller on Unsplash: https://unsplash.com/@taramaemil?utm_source=spreaker&utm_medium=referral Cover art photo provided by jony Y on Unsplash: https://unsplash.com/@langdima?utm_source=spreaker&utm_medium=referral

Venerdì 28-11-25 La paura dice: “Finirà tutto”. Il Vangelo dice: “Sta iniziando qualcosa”.
Today at 7:04 PM

Sono gli ultimi istanti di questo anno liturgico e avete sentito il libro di Daniele con questa visione apocalittica, cioè rivelativa, ma anche questa conclusione ormai del discorso di Gesù qui nel Vangelo di Luca, conclude con una parabola. La parabola ha sempre un significato evidente che ti rimanda a qualcosa che forse c'hai già davanti agli occhi, sta succedendo lì intorno, ma non ti è evidente, non ci stai facendo caso. E questo riguarda proprio il fatto che di lì a poco Gesù avrebbe dato la vita e si sarebbero compiute quelle parole profetiche e anche poi di conseguenza il resto...


Giovedì 27-11-25 Dio non toglie sempre la prova, ma resta con te dentro la prova. A volte è lì che sperimentiamo la vera liberazione.
Yesterday at 7:59 PM

Se da una parte in questi giorni è chiaro il tenore di una prova continua, è anche bello poter ascoltare il brano di Daniele dove finisce nella fossa dei leoni per la sua fedeltà. Che vuol dire, accostiamolo un po' a questi testi, che la fedeltà al Signore, alla sua parola, al suo comando, alla sua indicazione, quella fedeltà sarà per te un motivo di persecuzione. Era così prima di Cristo e anche dopo Cristo.
Ma la fedeltà di Daniele, pensate come si ribalta la situazione, lui resta salvo, vengono buttati nella fossa dei leoni quelli che l'accusavano. Però non è che fosse camb...


Mercoledì 26-11-25 Se il Vangelo ci mette in crisi… è davvero un problema? O è forse il segno che sta toccando qualcosa che deve cambiare?
Last Wednesday at 9:23 PM

La portata dei testi di questi giorni, ce ne siamo resi conto, sono testi rivelativi anche di quanti problemi, difficoltà ci saranno nella vita da discepoli proprio per essere discepoli. Questi testi, siamo all'ultima settimana dell'anno liturgico, poi proseguiranno in un modo molto simile anche all'inizio del nuovo anno liturgico con l'Avvento. Si chiamano testi apocalittici perché ci rivelano, profeticamente, aspetti della vita da discepoli.
E quello che succede sostanzialmente è la giusta conseguenza del rapporto che si ha con il Cristo, con la sua parola e con la sapienza propria di Dio. Per questo nei testi paolini è facile trovare spes...


Martedì 25-11-25 imparare a donare il tempo, l’attenzione, la cura… perché sono le monete che non perdono valore nell’eternità.
Last Tuesday at 11:03 AM


Gli ultimi giorni dell'anno liturgico ci propongono testi che noi chiameremmo apocalittici, cioè rivelativi, ci rivelano che quello che vediamo, tutto è chiamato ad un passaggio, tutto passa da questo mondo. Non siamo qui per rimanerci sempre nello stesso modo e per noi oggi che abbiamo i dati storici di tanti, ormai di diversi millenni, sembra abbastanza chiaro e scontato. Però c'è una difficoltà, il coniugarlo con la quotidianità, cioè sappiamo che è così, sarà sempre così, nel senso che andrà avanti la storia dell'umanità per cui finiscono le varie generazioni.
Però il Signore dice non vi terrorizzate, non abbiate paura, la nost...


Lunedì 24-11-25 La vedova offre due monete. Gesù vede tutto. Il valore non sta nel molto, ma nel tutto.
Last Monday at 8:59 PM

Questo brano del Vangelo potrebbe essere studiato da qualche economista per spiegare il concetto di utilità marginale. Pensate ad un bicchiere d'acqua in un luogo molto caldo. Il primo bicchiere d'acqua ha un valore altissimo, ma dopo che uno magari ne ha bevuti sei l'altro non ha un granché di valore.
E pensate a questo brano del Vangelo dove Gesù riesce a vedere questa povera vedova che sembrava insignificante, mentre c'erano tanti che buttavano molte monete, riesce a vedere che lei butta queste due monetine piccoline e dice che ha buttato più di tutti. Che cosa ha visto Gesù in qu...


Domenica 23-11-25 Cristo è Re perché non ci lascia soli quando tutto sembra buio ci dice la frase che cambia tutto: “Oggi tu con me"
Last Sunday at 8:59 PM

La festa di Cristo Re ha bisogno di una chiarezza, anzi di una serie di chiarezze, perché a volte abbiamo delle percezioni che sono molto mondane, ma non hanno a che fare con quello che in Cristo ci è stato fatto conoscere, quindi con quello che Dio ci ha fatto conoscere. Allora, pensiero comune riguardo al Re potrebbe essere questo, è uno che fa quello che vuole, è forte, è lui che si impone nelle situazioni della vita, regna perché ha il potere. Quindi chi desideri come Re? Uno che mi fa partecipare alla sua vittoria, alla sua potenza.
E guardate che un po' in...


Sabato 22-11-25 la fede nella resurrezione è vivere già ora nella verità e nell’amore: la vita eterna comincia da qui.
Last Saturday at 11:20 AM

Mi sembra particolarmente prezioso il testo di oggi, perché parlare di resurrezione non è un discorso che facciamo... è più facile parlare dello sport, del tempo, delle cose che vanno e che non vanno, ma le cose veramente essenziali le tocchiamo poco, e la resurrezione è uno di questi argomenti fondamentali della nostra vita. E oggi ne abbiamo anche una testimonianza, non soltanto attraverso le spoglie mortali di Giuseppina, ma attraverso la nostra certezza che non sono i 98 anni, ma che è la vita eterna ciò che la riguarda, e la sua identità ha a che fare con l'essere figlia di Dio, e quindi la resur...


Venerdì 21-11-25 chi occupa davvero l’altare del mio cuore?
11/21/2025

C'era la possibilità oggi di fare anche le letture proprie, ma siccome c'è un aspetto comune e poi sentire la presentazione di Maria al Tempio e sia la prima lettura che il Vangelo parlano del Tempio, dico bene, facciamo così. Entriamo in questa liturgia con questo tipo di disponibilità, soprattutto perché che cosa c'è di specifico, tanto che il Signore fa questo gesto? Lo sappiamo, tutti i Vangeli ce lo riportano, non semplicemente perché si è arrabbiato, lo fa con la chiara intenzione di far capire che è un gesto profetico e come tutti i gesti profetici ciascuno deve far proprio, non soltanto...


Giovedì 20-11-25 A volte bastano cinque secondi di ascolto vero per evitare di indurire il cuore.
11/20/2025

Trovandoci davanti un testo particolarmente intenso e unico, non troviamo spesso che Gesù pianga e sono sicuro che non vogliamo trasformarlo semplicemente in un fatto nostalgico o sentimentale. Qual è la motivazione del pianto? Se proviamo a entrarci dentro nelle sue stesse parole si capisce cosa significhi l'amore non amato. Il pianto di Gesù ha a che fare con tutta l'attenzione e la dedizione di Dio alla sua creazione e in particolare a questo popolo che ha coltivato, custodito, non l'ha semplicemente creato.
Lo ha modellato attraverso le parole dei profeti, attraverso una storia di salvezza che si sta manifestando nel...


Mercoledì 19-11-25 - Il dono non è da conservare. È da consumare, da vivere, da trasmettere. La paura lo spegne, la comunione lo moltiplica
11/19/2025

Entrare nelle parabole può essere per noi un motivo di turbamento a volte perché forse abbiamo bisogno anche di imparare a manovrarle, ad entrarci e oggi vorrei sottolineare soprattutto un aspetto. Qual è l'interesse della parabola? Perché pare che la motivazione per cui Gesù dica questa parabola riguardi il fatto che si aspettavano che il regno di Dio si manifestasse da un momento all'altro, cioè, come dire, rotta per rotta, vediamo, come ce la viviamo, come ci giochiamo la vita. Allora, il capire che il Signore a ciascuno di noi ha affidato dei talenti che sono Suoi, sono Suoi, nel senso che se...


Martedì 18-11-25 - La salvezza inizia quando smettiamo di sforzarci e iniziamo a lasciarci attirare.
11/18/2025

È un testo unico quello che abbiamo appena ascoltato nel Vangelo, solo Luca ce ne parla. Ed è un po' un anticipo della Pasqua. Provo a spiegarmi.
Lo potremmo anche collegare col Vangelo di ieri dove, ricorderete, c'era un cieco che giaceva le porte di Gerico che fa tutto quel baccano, gridando, finché Gesù non si ferma e gli chiede quello che tutti vorremmo sentirci dire. Cosa vuoi che io faccia per te? Ma adesso non entro in questo, so soltanto che quello era cieco, ma anche tutti gli altri erano ciechi, perché? Perché dopo che quest'uomo inizia a vedere, e dà glo...


Lunedì 17-11-25 Gesù chiede: “Cosa vuoi che io faccia per te?”. A volte la fede comincia dal trovare il coraggio di rispondere.
11/17/2025

Ho sempre uno stupore nell'accostare il Vangelo, soprattutto in certi frangenti, perché ho come la percezione che il Signore anche qui ci stia precedendo. Cioè, noi siamo in questo momento un po' come questo cieco, siamo, giacciamo, come dice letteralmente il termine, ci mettiamo ai bordi di questa città, che Gerico si capirà poi nei versetti successivi, che non abbiamo letto oggi, ma lo accennerò, giacere è la condizione di chi non è attivo, di chi si aspetta tutto perché non può fare niente, e poi giace da cieco. L'umanità, finché non si incontra, non sente, non percepisce che il Cristo passa, e allora pu...


Domenica 16-11-25 - Non aggrapparti alle pietre: aggrappati a Cristo.
11/16/2025

Se non ascoltiamo bene il cuore del messaggio di oggi, rischieremo di pensare che anche il Signore è un disfattista, come tanti che sentiamo tutti i giorni. Invece la prospettiva è proprio il contrario.
La prospettiva che ci propone Gesù è invece il saper fissare lo sguardo su ciò che rimane e non su ciò che passa, nel senso di potersi appoggiare su ciò che è vero, è duraturo, anzi è eterno, anziché, scommettere la vita su ciò che ci sembra immediatamente il motivo della gioia ma finisce. Cerco di spiegarmi perché la prospettiva, anche quando guardavano il Tempio in quel momento, il Tempio costruito pare in 46 an...


Venerdì 14/11/25 - La vita cresce solo se la doniamo. Come i semi: se li conservi, non nascerà mai niente.
11/14/2025

Mi verrebbe da dire che col libro della Sapienza, avete notato, si parla di una analogia. Per analogia delle cose belle che ci sono, quanto sarà bello, meraviglioso colui che le ha fatte. E come mai, dopo tanta bellezza vista e contemplata, pur avendo sapienza, avendo capacità, non ne hanno scoperto l'autore di tutte queste, ma si sono soltanto fermati alle creature, alcune adorandole? Però, attraverso questa analogia, cioè questo paragone, vorrei entrare dentro il Vangelo, perché, detta chiaramente, sono testi un po' scomodi, soprattutto quando si parla di morte.
Che uno viene preso e l'altro lasciato… è scomodo. Perché? Perché c...


Giovedì 13/11/25 - Non troverai Dio “là” o “qui”. Lo troverai quando ti sentirai amato, proprio lì dove sei.
11/13/2025

Avere la sapienza, lo spirito puro, santo, molteplice, unico, sottile, lo spirito d'amore di Dio, è quello che ti fa vedere il bello e il bene in tutte le cose. E credo che sia questa la prospettiva che vada tenuta proprio per entrare in questo brano del Vangelo. Perché prima dovrà attraversare la sua passione il figlio dell'uomo, per farci conoscere che neanche la volontà di eliminarlo ferma il suo amore per noi.
Questo è ciò che è accaduto, accade e accadrà sempre. Da lì impariamo a riconoscere che quell'amore è presente in tutto. Però è un amore che lo puoi riconoscere se lo hai conosciu...


Il miracolo ti accade mentre cammini. Non serve avere tutto chiaro per iniziare a credere, parti e poi torna
11/12/2025

Gesù continua il cammino verso Gerusalemme, la storia della salvezza continua, perché il Signore continua a passare nella vita di tante persone. E lì trova dieci lebbrosi alla porta di questa città, che vuol dire la pienezza (dieci) di chi è escluso dalla comunione con gli altri, chi è consapevole della propria miseria, della propria condizione mortale e, in questa condizione, cosa fa? Grida a Gesù ad alta voce, abbi pietà di noi, Gesù Maestro. E credo che questo gridare, se volete, è anche il nostro Kyrie Eleison, cioè l'implorare la misericordia.Il Signore qui dà una parola su cui vivere, camminare, perché li invia dai...


Martedì 11-11-25 Ci sono vivi che sono già morti. E morti che vivono pienamente. Dipende solo da cosa fa battere il cuore
11/11/2025

La creazione che troviamo oggi nel Libro della Sapienza, parla delle anime dei giusti che stanno subendo una sorte diversa da quella che noi vorremmo, cioè, pare che ci sia una incorruttibilità che non riguarda semplicemente la vita o la morte biologica. Anche qui in mezzo a noi, ci potrebbero essere delle persone vive e delle persone morte, dove? Nel cuore, nella capacità di amare, nella capacità di mettersi in gioco, vivi o morti, da che cosa dipende? Quello che tocca il nostro cuore: cos'è che ci rende vivi o morti?  Se la nostra vita sta seguendo la stessa vita che in...


Domenica 9-11-25 Vuoi Cristo nei tuoi pensieri, che possa toccarli, purificarli, e far germogliare vita nuova?
11/09/2025

La liturgia di oggi ha una grandissima forza, però ci tengo a distinguerla dall'arrabbiatura. Perché uno potrebbe ascoltare il Vangelo di oggi e pensare, vedi, anche Gesù si arrabbiava, quindi mi posso arrabbiare pure io. Di che? Arrabbiarsi di che? Perché spesso ci arrabbiamo per cose minime.
Ma guardate bene perché c'è una grande unità oggi nelle letture. Chiaramente fanno un po' perno sulla parola tempio, il tempio. Abbiamo ascoltato Ezechiele, questo fiume d'acqua che esce dal lato destro del tempio, che prima era un rubinetto aperto, dopo diventa un fiume.
E qui c'è una prima rivelazione profetica. Poi quel...


Venerdì 7/11/25 Il perdono è la furbizia dei santi. Chi sa condonare, guadagna vita.
11/07/2025

Mi fa piacere oggi poter celebrare il saluto a Giorgia con questo testo del Vangelo, perché rende tutto un po' più espressivo. La fede di Giorgia era un po' spigolosa, non era accomodante, le cose le viveva di impatto, di fronte, e questo Vangelo che credo non sia semplice, ci dà un'opportunità, innanzitutto perché tutti possiamo considerarci simili a questo amministratore “disonesto”. Se veniamo misurati per quello che siamo, per quello che diciamo e facciamo, alla fine in qualcosa sicuramente siamo mancanti e arriva il momento della verità.
Che cosa facciamo? Siamo tutti a tempo, c'è un passaggio da compiere, s...


Dio non si arrende. Quando mi perdo, si mette in cammino. Ogni volta
11/06/2025

Stiamo nella rivelazione del cuore di Dio oggi. Abbiamo qualcosa di particolare sia nella lettera ai Romani, dove subito potremmo mettere in discussione se è proprio vero così. Nessuno di noi vive per se stesso e nessuno muore per se stesso, perché siamo del Signore.
Quindi, se siamo del Signore, moriamo per Lui, viviamo per Lui. E qui forse ci sono già le prime criticità. Ma se è vero che sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore, se accettiamo questo, è proprio perché abbiamo conosciuto che Cristo è colui che è venuto proprio per riscattarci dalla condizione di lontananza, di solitudine, di essere, co...


Amerai il tuo prossimo come te stesso comincia da un gesto piccolo: guardare l’altro.
11/05/2025

Sinceramente, dico subito, non avrei scelto questo testo di mia sponte oggi, ma lo colgo come provvidenza. Perché anche noi oggi siamo una folla numerosa e siamo venuti da Gesù, proprio come dice il Vangelo. E forse, come molti di quella folla, c'è chi ha il cuore spezzato, ferito, e chi sente molti motivi per lamentarsi, per recriminare.
Cioè, non c'è pace. Abbiamo bisogno che il Signore doni pace, per questo veniamo da Gesù. E le parole di Gesù non sono delle parole respingenti, mai.
Se volete, anche quando ci sono delle parole più toste, decise, come quelle di oggi...


Il chicco di grano che muore non scompare: diventa fecondo.
11/04/2025

La colorazione di questa celebrazione oggi, la tinta di rosso di sangue dei martiri, di solito, sì, a me è un colore che è molto caro. Sono nato il giorno di un martire, porto il nome di un martire, insomma finirò lì anch'io, si capisce. Ma la prospettiva dei martiri non è che volessero morire così, loro volevano vivere, volevano vivere.

Ma è intima ad una vita di verità che a volte la menzogna cerca di sopraffare. Ma vorrei dirlo più con le parole del Vangelo, questo è per dare un po' il contesto. Quando scegliamo di vivere con amore è normale che la vita si spen...


Dio dove trova miseria mette misericordia. La disobbedienza non lo scandalizza: lo commuove.
11/03/2025

Forse la proposta è indecente, quella del Vangelo intendo, però vorrei considerarla anche alla luce delle parole che abbiamo ascoltato nella Lettera ai Romani, perché l'intenzione qual è? Non soltanto conoscere la logica di Dio, c'è una logica nel modo di fare, nel modo di parlare e quindi anche nel modo di relazionarsi con noi, perché è come se ti dicesse vorrei dirti ciò che conta davvero. In un certo senso l'invito è come faccio io, fate tutti voi. Cosa trova in noi il Signore? Trova una grande miseria.

Mi piacerebbe come stigmatizzarla così, trova miseria e mette misericordia. Guardate cosa dice San Paolo...


Omelia 2/11/25 I nostri cari non sono perduti: ci precedono.
11/02/2025

Credo che sia una grazia oggi celebrare il ricordo, la memoria di tanti che ci hanno preceduto nella fede e farlo di domenica. Cioè provare a trovare un aiuto per guardare nella giusta direzione, la prospettiva. Quale prospettiva abbiamo nella nostra vita? Lo dico un po' per tutte le età, non soltanto per i giovani.
Quale prospettiva abbiamo? Perché in base alla prospettiva noi ci organizziamo il tempo, le energie, le cose da fare. Molte cose se abbiamo poco tempo le togliamo subito di mezzo perché non ce lo possiamo permettere. Guardate che, lo dico anche per i pensionati, perc...


Festa dei Santi: dalla tribolazione alla vittoria!
11/01/2025

La santità come partecipazione all’amore di Dio.
 Mi interrogo su quanto la santità faccia realmente parte della mia vita e di quella degli altri. Spesso sembra un tema distante, quasi riservato a pochi, quando invece riguarda intimamente ciascuno di noi, perché la santità è relazione con Dio, l’unico veramente santo. Noi possiamo partecipare alla sua santità: significa essere abitati dall’amore con cui Dio stesso ama. Essere indifferenti a questo dono sarebbe come andare in giro con un sacco bucato: raccogli, ma non ti resta nulla, perché ti sfugge l’essenziale, cioè l’amore divino che ti abita. Per approfondire qu...