Novità per il mondo dell'Oncologia
A cura di Paolo Pronzato, Genova Ogni settimana un nuovo podcast dedicato all’innovazione tecnologica e organizzativa in Oncologia. Notizie dalle Riviste Scientifiche, dai principali Congressi e dalle Organizzazioni Nazionali e Internazionali. Tutto ciò che non si può non sapere in Oncologia
39 - KATHERINE

Con l’ennesima pubblicazione riguardante il trial KATHERINE viene registrato il vantaggio in sopravvivenza a lungo termine (oltre 8 anni di follow-up mediano).
Il dato sulla sopravvivenza era anticipato dagli ampi vantaggi in Invasive Disease Free Survival osservati nel tempo; ma è indubbio che qualche incertezza sul risultato potesse esserci in relazione all’estrema efficacia delle terapie adottabili nella fase metastatica (con prolungamento della sopravvivenza dimostrato in questa fase).
Ed invece arriva il convincente risultato che l’adozione di questo programma di terapia neoadiuvante “dinamica” (con il cambio di agente in caso di mancata risposta patologica completa) ha un impatto sulla soprav...
38 - Con o senza la mutazione

Imlunestrant è un nuovo SERD orale. I SERD (Selective Estrogen-Receptor Degraders) sono i più recenti agenti ormonoterapici per il carcinoma mammario “luminal-like”. Nel trial di fase III EMBER le pazienti metastatiche sono state randomizzate a imlunestrant + abemaciclib vs la terapia convenzionale e - come accade anche per altri SERD - si può verificare un vantaggio rispetto alla terapia standard nelle pazienti con mutazioni di ESR1(ed è ormai codificata la necessità di cercare queste mutazioni nelle pazienti metastatiche, eventualmente anche con biopsia liquida). Il risultato che colpisce maggiormente, però, è dato dal fatto che il vantaggio osservato con la combinazione di imlunestrant e abemaciclib...
37 - 2.500 anni!

Finalmente un nuovo farmaco per la cachessia neoplastica: questa condizione clinica rappresenta una frequente complicazione del cancro in fase avanzata, in grado di interferire con la terapia antitumorale anche compromettendone l’efficacia (già 2.500 anni fa Ippocrate descriveva questo quadro clinico).
Il Ponsegromab è un anticorpo monoclonale umanizzato capace di inibire il GDF-15 (Growth Differentiation Factor 15), che risulta spesso molto elevato in caso di cachessia. Nello studio pubblicato sul New England Journal of Medicine sono stati analizzati risultati concernenti vari dosaggi e i risultati non possono essere considerati se non preliminari: ma la strada per affrontare razionalmente il problema della cachessia neop...
36 - Scacco ai sarcomi?

Che stia cambiando qualcosa anche per i sarcomi in fase non metastatica? Ridurre il rischio di recidiva metastatica nei pazienti con sarcomi dei tessuti molli resecabili rimane un obiettivo fondamentale perché la malattia metastatica è sostanzialmente incurabile.
Circa il 40% dei pazienti con sarcomi localizzati dei tessuti molli sviluppa metastasi a distanza e la chemioterapia è stata utilizzata in questo contesto anche se il suo ruolo rimane controverso.
Ora in uno studio molto importante, di dimensioni limitate ma con risultati carichi di prospettive, l’associazione di pembrolizumab alla radioterapia preoperatoria sembra ridurre il rischio di recidiva (dal 48% al 33% !).
Bibli...
35 - Anche il pancreas alla fine

Con i risultati a lungo termine dell’ESPAC4 arriva la conferma che la combinazione polichemioterapica di gemcitabina e capecitabina può essere uno schema di riferimento come terapia adiuvante postoperatoria per l’adenocarcinoma del pancreas.
E questo schema non è l’unico a essere stato studiato: mFOLFIRINOX e gemcitabina più nab-paclitaxel tra gli altri.
Per la fase metastatica di malattia la bella revisione sistematica di Mastrantoni individua sì schemi polichemioterapici preferibili e di riferimento, ma in un’ottica di palliazione.
Il dato da sottolineare è comunque la buona percentuale di pazienti sopravviventi a 5 anni di follow-up nel trial ESPAC4: oltre il 30%. La ra...
34 - Contro l’incertezza

In un interessante articolo scritto da ricercatori della prestigiosa London School of Economics viene affrontato un problema sul processo decisionale; problema che si presenta molto frequentemente agli oncologi che si occupano di ricerca clinica. Le persone - messe di fronte a scelte di vitale importanza ma caratterizzate da opzioni con risultato incerto - preferiscono la sicurezza di un beneficio già dimostrato per la sopravvivenza, piuttosto che un più rapido accesso a farmaci nuovi. Il lavoro fa riflettere su come orientare lo sviluppo dei nuovi farmaci e sui limiti dei processi accelerati di approvazione.
Bibliografia
Forrest R...
33 - Percorso lineare

L’aspetto più interessante del nuovo trial con trastuzumab deruxtecan nel carcinoma mammario metastatico non è tanto la dimostrazione di attività anche per i casi HER2 ultra-low; è piuttosto la dimostrazione del valore della anticipazione del trattamento nei tumori luminal-like sfuggiti al controllo dell’endocrinoterapia. Il futuro che si prospetta per questi casi è una sequenza “semplificata” e perciò lineare di agenti ormonali nuovi (e associati a farmaci a bersaglio molecolare) e poi il passaggio a chemioterapici più potenti di quelli tradizionali (giusto gli anticorpi farmaco-coniugati).
Bibliografia
Bardia A, et al. Trastuzumab Deruxtecan after Endocrine Therapy in Metastatic Breast Cancer...
32 - Con o senza l’immuno?

Il KN-789 è uno studio indubbiamente negativo: PFS e OS non cambiano con l’aggiunta del pembrolizumab alla chemioterapia (platino e pemetrexed) in pazienti con carcinoma polmonare non-squamoso EGFR-mutato resistenti ad un inibitore di EGFR TKI.
E questo risultato sembra in accordo con le osservazioni sui tumori EGFR-mutati come neoplasie con un fenotipo immunologicamente “freddo” ed un microambiente immunosoppressivo: abbondanza di Treg e macrofagi, basso TMB, eccetera. Ma qualche segnale di attività si osserva per una piccola minoranza di pazienti.
Forse la strada giusta per ulteriori studi è quella delle combinazioni con inibitori di VEGF, con conseguente promozione di cellule dendritic...
31 - Prima o poi

Sarà in grado lo studio SONIA -pur con i suoi limiti metodologici- di smontare la convinzione ormai radicata che gli inibitori di CDK 4/6 insieme all’ormonoterapia rappresentino la scelta ottimale, quasi obbligatoria, per la prima linea delle pazienti con carcinoma mammario metastatico luminal-like?
No se si guarda al fatto che le terapie antitumorali non possono avere come unico obiettivo il prolungamento della sopravvivenza; ed in termini di controllo della malattia (risposte e PFS) l’associazione con gli inibitori è migliore della sola ormonoterapia ed anche della chemioterapia.
Bibliografia
Sonke G, et al. Early versus deferred use of...
30 - OS benefit

Arriva alla pubblicazione definitiva il KN-522, il trial randomizzato sull’applicazione del pembrolizumab neoadiuvante nel carcinoma mammario triplo-negativo. Questo articolo riguarda specificamente la Sopravvivenza Globale (un endpoint secondario in questo studio).
Le recidive dei tumori triplo-negativi sono quasi esclusivamente metastasi a distanza e portano inesorabilmente a morte (anche considerando le scarse possibilità terapeutiche). Nulla da meravigliarsi quindi che una riduzione delle recidive si traduca in un vantaggio in sopravvivenza.
E il KN-522 guadagna la terza pubblicazione sul New England (un record per un singolo trial!).
Bibliografia
Schmid P, at al. Overall Survival with Pem...