Il Calcio & la Storia
I podcast dedicati alla storia sono molti e vanno di moda. Sono anche moltissimi i podcast dedicati al calcio. Ma non ci sono podcast che parlano di calcio e di storia insieme. Eppure che cosa sarebbe la storia dell’umanità senza il calcio? E il calcio senza la storia dell’umanità?
Giolitti e la Pro Vercelli - 1. L'alba di un'epoca nuova

E’ un’Italia in ebollizione, quella che sta per affacciarsi al Novecento. Meno ricca e progredita delle altri nazioni dell’Europa occidentale, con squilibri irrisolti, deve anche affrontare i problemi della nascente società di massa. Un politico prova a governare tutto questo, Giovanni Giolitti, un uomo così importante da dare il suo nome a un'intera epoca, l'età giolittiana; un'epoca in cui inizia a scrivere la sua leggenda una squadra che segnerà la storia del calcio italiano, le bianche casacche della Pro Vercelli.
Trovate il Museo Bianco della Pro Vercelli qui
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Azzurri in camicia nera - 4. Chi ha vinto il mondiale?

Il 10 giugno 1934 la nazionale di Pozzo si gioca con la Cecoslovacchia la finale del campionato del mondo. Ma di chi è veramente la vittoria? Dei campioni azzurri con le loro giocate in campo? O del regime con le sue ingerenze nella manifestazione?
Potete visitare gratuitamente il Museo Vittorio Pozzo tutti i primi sabati del mese dalle 15 alle 17; info sul sito www.museovittoriopozzo.it
Potete trovare informazioni sul podcast e tutti i contatti social al sito ilcalcioelastoria.it
Ringrazio Proxy per la musica della sigla. Trovate le sue creazioni qui.
Ringrazio Alberto Pian p...
Azzurri in camicia nera - 3. Gol e misteri

Gli azzurri esordiscono al mondiale con una goleada agli Stati Uniti, alla presenza di Mussolini, pronto a sfruttare i successi sportivi per aumentare il suo consenso. Nei quarti di finale c'è la Spagna, del leggendario portiere Zamora. Sarà battaglia vera, con gol, botte e misteri, e non basteranno 120 minuti per stabilire chi sfiderà in semifinale il mitico Wunderteam di Hugo Meisl e Matthias Sindelar.
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Un enorme gra...
Azzurri in camicia nera - 2. L'anno del mondiale

Primavera del 1934. Le squadre qualificate alla coppa del mondo arrivano in Italia; Pozzo porta i suoi uomini in ritiro tra i boschi sopra il lago Maggiore, e sceglie i 22 che giocheranno il mondiale; il regime fascista utilizza l'evento sportivo come una vetrina per lucidare la sua immagine agli occhi del mondo. Sta iniziando il mondiale di Italia 1934.
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Un enorme grazie ad Alberto Pian per quello che...
Azzurri in camicia nera - 1. Il calcio al tempo del regime

Sotto la guida di Vittorio Pozzo, la nazionale azzurra inizia un periodo d'oro vincendo la Coppa Internazionale nel 1930. Ma gli anni Venti-Trenta sono anche gli anni dell'ascesa del fascismo, della nascita della dittatura totalitaria e dell'idea di forgiare un "uomo nuovo", costruito sull'ideologia fascista. Il calcio ha un ruolo fondamentale in tutto questo, tra idee di superiorità razziale, propaganda, educazione dei giovani e creazione del consenso.
Potete visitare gratuitamente il Museo Vittorio Pozzo tutti i primi sabati del mese dalle 15 alle 17; info sul sito www.museovittoriopozzo.it
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Uno scudetto ad Auschwitz - 4. Qui viveva Raffaele Jaffe

Il viaggio deve essere stato tremendo. Quattro giorni in carri chiusi, senza cibo né acqua, ammassati in uno spazio troppo piccolo. Probabilmente qualcuno è morto. E in fondo lo scopo dei nazisti è esattamente questo. Uccidere tutti gli ebrei. Cancellarli dalla faccia della terra. Raffaele Jaffe non muore, durante il viaggio. Ora, sceso dal treno alla stazione del campo di Auschwitz, deve passare la selezione.
Per approfondire, potete leggere:
Smulevich, Presidenti, Giuntina
Sarfatti, La Shoah in Italia, Einaudi
Maida, La Shoah in Piemonte, Edizioni del Capricorno
Ramezzana - Cassani, Quel magico cam...
Uno scudetto ad Auschwitz - 3. Soluzione finale

Si dice che quando muori ti passa in un istante tutta la vita davanti. Non so se Raffaele Jaffe, quando sale su quel treno, abbia rivisto come in un film tutta la sua vita bella e ricca di esperienze, di insegnante e poi preside, di dirigente sportivo, di intellettuale. Uno degli uomini più in vista e rispettati della sua Casale, anche se già in disparte dal 1938, da quelle maledette e criminali leggi razziali, quando deve lasciare il suo ufficio di preside e vivere come un emarginato. Un corpo estraneo. Abbiamo già parlato del suo arresto, nel febbraio del 1944, quando orm...
Uno scudetto ad Auschwitz - 2. Stella di David

Il 16 febbraio 1944 Raffaele Jaffe sente bussare con violenza alla porta. O forse non bussano, semplicemente la buttano giù. Gli ordinano di mettere quello che può in una valigia, e poi via, magari sotto la minaccia delle armi, o magari non ce n’è nemmeno bisogno, perché Jaffe in fondo è solo un vecchio insegnante inoffensivo. Lo conducono nel carcere di Casale. Non ha commesso nessun crimine, Raffaele Jaffe. Raffele Jaffe è solo un vecchio inoffensivo insegnante ebreo.
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Uno scudetto ad Auschwitz - 1. E' nata una stella

Ottobre 1909. Raffaele Jaffe, professore di chimica e scienze naturali all'Istituto Leardi di Casale Monferrato, sta facendo una passeggiata. Incontra un gruppo di suoi studenti: stanno andando in un paese vicino per giocare una partita di football; convincono Jaffe ad andare a vedere il match. Tra il sobrio professore e il gioco del calcio è un immediato colpo di fulmine, tanto che Jaffe si mette in testa di fondare un club calcistico a Casale. Un club che sta per entrare nella leggenda degli albori del calcio italiano.
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La guerra delle Falkland e il gol del secolo - 4. Il volo dell'aquilone cosmico

C'è il sole, quella domenica 22 giugno. Il colpo d'occhio dello stadio Azteca è impressionante. Le squadre entrano in campo: l'Inghilterra nella classica divisa bianca, l'Argentina con una maglia blu che ha una storia da raccontare. Margaret Thatcher ha mandato un telegramma, Maradona ha fatto un discorso trascinante negli spogliatoi. La partita inizia, finalmente. E questa partita entrerà nel mito. Un aquilone cosmico sta per volare alto, sopra il prato dell'Azteca.
Per approfondire la storia che ho raccontato vi consiglio qualche libro:
Sala, Il conflitto delle Falkland/Malvinas: un'analisi sistemica, Franco AngeliJudt, Postwar. Europa 1945-2005, LaterzaGallina, Le isole del...