Il Calcio & la Storia

27 Episodes
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By: Paolo Ferrari

I podcast dedicati alla storia sono molti e vanno di moda. Sono anche moltissimi i podcast dedicati al calcio. Ma non ci sono podcast che parlano di calcio e di storia insieme. Eppure che cosa sarebbe la storia dell’umanità senza il calcio? E il calcio senza la storia dell’umanità?

Il pallone nella Resistenza - 2. L'estate del mediano partigiano
#26
Last Saturday at 10:00 AM

Estate 1944. Il partigiano “Berni” si trova all’eremo di Gamogna, sul crinale tra Emilia e Toscana. Insieme ad un altro comandante partigiano, Vittorio Bellenghi "Nico", Berni sta ispezionando una zona destinata a un lancio di materiale. Sono all’altezza del cimitero dell’eremo, dove il sentiero fa una curva e non si può vedere chi arriva dalla direzione opposta. E proprio lì, in quel momento, sta arrivando un drappello di soldati tedeschi. Berni e Nico se li trovano improvvisamente di fronte, c’è una sparatoria: i due sono uccisi. Il vero nome del partigiano Berni è Bruno Neri, ed è un famoso giocatore di seri...


Il pallone nella Resistenza - 1. Otto settembre
#25
04/26/2025

Il 10 giugno 1940, Mussolini annuncia l'entrata in guerra dell'Italia, a fianco della Germania nazista. Si va in guerra, ma il campionato di calcio non si ferma. Serve qualcosa che distragga gli italiani e non li faccia pensare ai rovesci militari, al cibo che manca, alle bombe che cadono. Ma poi arriva il 1943, il regime crolla, l'Italia si arrende agli Alleati e si spezza in due. Nel nord occupato dai tedeschi, nascono le prime bande partigiane. Per tutti, è il momento delle scelte. E anche alcuni calciatori faranno la loro scelta, una scelta di coraggio e di sacrificio.

Trovate info e...


Giolitti e la Pro Vercelli - 4. La guerra di Libia
#24
04/12/2025

Mentre la Pro vive il suo triennio magico, l'Italia giolittiana concepisce una guerra per la conquista di una colonia, la Libia. Ed è solo il primo passo verso una grande tragedia.

Potete trovare info e contatti al sito ilcalcioelastoria.it

Trovate il Museo Bianco della Pro Vercelli qui e l'articolo sull'inno qui.

Ringrazio Proxy per la musica della sigla. Trovate le sue creazioni qui.

Ringrazio Alberto Pian per quello che mi ha aiutato a realizzare. Trovate le sue iniziative qui.

Per approfondire:

Felice, Ascesa e declino. Storia economica d...


Giolitti e la Pro Vercelli - 3. La strada verso la modernità
#23
03/29/2025

Il 4 giugno 1911 re Vittorio Emanuele III inaugura il Vittoriano, come momento culmine dei festeggiamenti per i primi 50 anni di vita dell’Italia; il 26 ottobre 1913, invece, milioni di italiani si recano alle urne per la prima volta nella vita. L’anno prima, il Parlamento ha approvato la legge che introduce il suffragio universale, anche se ancora solo maschile, e le prime elezioni in cui tale legge entra in vigore sono appunto quella dell’ottobre 1913. L’Italia è un Paese che sta diventando grande, e anche il calcio vuole diventare grande, con il primo campionato a girone unico della storia: un campionato che avrà...


Giolitti e la Pro Vercelli - 2. Triangoli e Quadrilateri
#22
03/22/2025

Nell'età giolittiana, la crescita dell'economia italiana, pur tra contraddizioni e squilibri, è impetuosa e costante. L'Italia si trasforma e si avvia sulla strada dell'industrializzazione e della modernità. E il cuore dell'industrializzazione e della modernità è il triangolo formato dalle tre grandi città del Nordovest: Torino, Milano, Genova. E anche il mondo del calcio riflette lo strapotere dei tre vertici del triangolo. Ma c'è una squadra dalle bianche casacche che, almeno nel football, vuole mettere in discussione questo strapotere, fino a diventare il primo vertice di un nuovo poligono: il Quadrilatero piemontese.

Trovate il Museo Bianco della Pro Vercelli qui

Po...


Giolitti e la Pro Vercelli - 1. L'alba di un'epoca nuova
#21
03/15/2025

E’ un’Italia in ebollizione, quella che sta per affacciarsi al Novecento. Meno ricca e progredita delle altri nazioni dell’Europa occidentale, con squilibri irrisolti, deve anche affrontare i problemi della nascente società di massa. Un politico prova a governare tutto questo, Giovanni Giolitti, un uomo così importante da dare il suo nome a un'intera epoca, l'età giolittiana; un'epoca in cui inizia a scrivere la sua leggenda una squadra che segnerà la storia del calcio italiano, le bianche casacche della Pro Vercelli.

Trovate il Museo Bianco della Pro Vercelli qui

Potete trovare informazioni sul podcast e tutti i...


Azzurri in camicia nera - 4. Chi ha vinto il mondiale?
#20
02/22/2025

Il 10 giugno 1934 la nazionale di Pozzo si gioca con la Cecoslovacchia la finale del campionato del mondo. Ma di chi è veramente la vittoria? Dei campioni azzurri con le loro giocate in campo? O del regime con le sue ingerenze nella manifestazione?

Potete visitare gratuitamente il Museo Vittorio Pozzo tutti i primi sabati del mese dalle 15 alle 17; info sul sito www.museovittoriopozzo.it

Potete trovare informazioni sul podcast e tutti i contatti social al sito ilcalcioelastoria.it

Ringrazio Proxy per la musica della sigla. Trovate le sue creazioni qui.

Ringrazio Alberto Pian p...


Azzurri in camicia nera - 3. Gol e misteri
#19
02/15/2025

Gli azzurri esordiscono al mondiale con una goleada agli Stati Uniti, alla presenza di Mussolini, pronto a sfruttare i successi sportivi per aumentare il suo consenso. Nei quarti di finale c'è la Spagna, del leggendario portiere Zamora. Sarà battaglia vera, con gol, botte e misteri, e non basteranno 120 minuti per stabilire chi sfiderà in semifinale il mitico Wunderteam di Hugo Meisl e Matthias Sindelar.

Potete trovare informazioni sul podcast e tutti i contatti social al sito ilcalcioelastoria.it

Ringrazio Proxy per la musica della sigla. Trovate tutte le sue creazioni qui

Un enorme gra...


Azzurri in camicia nera - 2. L'anno del mondiale
#18
02/10/2025

Primavera del 1934. Le squadre qualificate alla coppa del mondo arrivano in Italia; Pozzo porta i suoi uomini in ritiro tra i boschi sopra il lago Maggiore, e sceglie i 22 che giocheranno il mondiale; il regime fascista utilizza l'evento sportivo come una vetrina per lucidare la sua immagine agli occhi del mondo. Sta iniziando il mondiale di Italia 1934.

Potete trovare informazioni sul podcast e tutti i contatti social al sito ilcalcioelastoria.it

Ringrazio Proxy per la musica della sigla. Trovate tutte le sue creazioni qui.

Un enorme grazie ad Alberto Pian per quello che...


Azzurri in camicia nera - 1. Il calcio al tempo del regime
#17
02/01/2025

Sotto la guida di Vittorio Pozzo, la nazionale azzurra inizia un periodo d'oro vincendo la Coppa Internazionale nel 1930. Ma gli anni Venti-Trenta sono anche gli anni dell'ascesa del fascismo, della nascita della dittatura totalitaria e dell'idea di forgiare un "uomo nuovo", costruito sull'ideologia fascista. Il calcio ha un ruolo fondamentale in tutto questo, tra idee di superiorità razziale, propaganda, educazione dei giovani e creazione del consenso.

Potete visitare gratuitamente il Museo Vittorio Pozzo tutti i primi sabati del mese dalle 15 alle 17; info sul sito www.museovittoriopozzo.it

Potete trovare info sul podcast e sui contatti s...


Uno scudetto ad Auschwitz - 4. Qui viveva Raffaele Jaffe
#16
01/18/2025

Il viaggio deve essere stato tremendo. Quattro giorni in carri chiusi, senza cibo né acqua, ammassati in uno spazio troppo piccolo. Probabilmente qualcuno è morto. E in fondo lo scopo dei nazisti è esattamente questo. Uccidere tutti gli ebrei. Cancellarli dalla faccia della terra. Raffaele Jaffe non muore, durante il viaggio. Ora, sceso dal treno alla stazione del campo di Auschwitz, deve passare la selezione.

Per approfondire, potete leggere:

Smulevich, Presidenti, Giuntina

Sarfatti, La Shoah in Italia, Einaudi

Maida, La Shoah in Piemonte, Edizioni del Capricorno

Ramezzana - Cassani, Quel magico cam...


Uno scudetto ad Auschwitz - 3. Soluzione finale
#15
01/11/2025

Si dice che quando muori ti passa in un istante tutta la vita davanti. Non so se Raffaele Jaffe, quando sale su quel treno, abbia rivisto come in un film tutta la sua vita bella e ricca di esperienze, di insegnante e poi preside, di dirigente sportivo, di intellettuale. Uno degli uomini più in vista e rispettati della sua Casale, anche se già in disparte dal 1938, da quelle maledette e criminali leggi razziali, quando deve lasciare il suo ufficio di preside e vivere come un emarginato. Un corpo estraneo. Abbiamo già parlato del suo arresto, nel febbraio del 1944, quando orm...


Uno scudetto ad Auschwitz - 2. Stella di David
#14
01/04/2025

Il 16 febbraio 1944 Raffaele Jaffe sente bussare con violenza alla porta. O forse non bussano, semplicemente la buttano giù. Gli ordinano di mettere quello che può in una valigia, e poi via, magari sotto la minaccia delle armi, o magari non ce n’è nemmeno bisogno, perché Jaffe in fondo è solo un vecchio insegnante inoffensivo. Lo conducono nel carcere di Casale. Non ha commesso nessun crimine, Raffaele Jaffe. Raffele Jaffe è solo un vecchio inoffensivo insegnante ebreo.

Potete trovare informazioni sul podcast e tutti i contatti social al sito ilcalcioelastoria.it

Ringrazio Proxy per la musica della sigla. Trovate...


Uno scudetto ad Auschwitz - 1. E' nata una stella
#13
12/28/2024

Ottobre 1909. Raffaele Jaffe, professore di chimica e scienze naturali all'Istituto Leardi di Casale Monferrato, sta facendo una passeggiata. Incontra un gruppo di suoi studenti: stanno andando in un paese vicino per giocare una partita di football; convincono Jaffe ad andare a vedere il match. Tra il sobrio professore e il gioco del calcio è un immediato colpo di fulmine, tanto che Jaffe si mette in testa di fondare un club calcistico a Casale. Un club che sta per entrare nella leggenda degli albori del calcio italiano.

Potete trovare informazioni sul podcast e tutti i contatti social al sito i...


La guerra delle Falkland e il gol del secolo - 4. Il volo dell'aquilone cosmico
#12
12/14/2024

C'è il sole, quella domenica 22 giugno. Il colpo d'occhio dello stadio Azteca è impressionante. Le squadre entrano in campo: l'Inghilterra nella classica divisa bianca, l'Argentina con una maglia blu che ha una storia da raccontare. Margaret Thatcher ha mandato un telegramma, Maradona ha fatto un discorso trascinante negli spogliatoi. La partita inizia, finalmente. E questa partita entrerà nel mito. Un aquilone cosmico sta per volare alto, sopra il prato dell'Azteca.

Per approfondire la storia che ho raccontato vi consiglio qualche libro:

Sala, Il conflitto delle Falkland/Malvinas: un'analisi sistemica, Franco AngeliJudt, Postwar. Europa 1945-2005, LaterzaGallina, Le isole del...


La guerra delle Falkland e il gol del secolo - 3. Il football (non) è una battaglia
#11
12/07/2024

2 luglio 1982: Maradona viene espulso, l'Argentina viene sconfitta dal Brasile per 3-1 e viene eliminata dalla Coppa del Mondo. Finisce così un mondiale triste, iniziato il giorno prima della resa della guarnigione argentina alle Malvinas, in cui i calciatori dell’albiceleste fanno fatica a tenere lontano il clima di disperazione che soffia da casa. L'impresa delle Malvinas è fallita miseramente, e lascerà scorie difficili da smaltire nella società argentina, anche se causa il collasso della dittatura militare. E nel calcio? Nel 1986 c'è un nuovo mondiale da giocare, e Maradona è pronto a stupire il mondo.

Potete trovare informazioni sul podcast e tutti...


La guerra delle Falkland e il gol del secolo - 2. Maradona, il mondiale e le Malvinas
#10
11/30/2024

Il 30 marzo 1982, Plaza de Mayo, la piazza in cui ogni settimana si radunano le madri dei desaparecidos, si riempie per la prima manifestazione di massa contro la dittatura militare, organizzata dai sindacati per protestare contro la situazione economica catastrofica. Pochi giorni dopo, il 2 aprile, la piazza si riempie di nuovo, ma questa volta per inneggiare alla conquista delle Malvinas. Poco dopo la mezzanotte del 2 aprile, infatti, uomini rana della marina argentina sono sbarcati sulle isole contese. La guerra delle Falkland/Malvinas è iniziata, e si intreccia con il primo mondiale giocato da Diego Armando Maradona con la maglia numero 10 della n...


La guerra delle Falkland e il gol del secolo - 1. La lady di ferro e il pibe de oro
#9
11/23/2024

E’ l’estate del 1998 e sono da qualche mese a Parigi in Erasmus. Ma il 1998 è l’anno del mondiale in Francia. Mi guardo le partite al maxischermo installato nella piazza dell'Hotel de ville, mescolato ai tifosi di mezzo mondo. Ricordo con chiarezza due tifosi argentini che passano avanti e indietro sotto il maxischermo con uno striscione con la scritta: las malvinas son argentinas. Mi sembrava strano che la contesa fosse ancora viva e sentita a molti anni di distanza dalla guerra. Eppure, se nel 1998 avessi conosciuto la storia di questo arcipelago freddo, sperduto e poco ospitale, non mi sarei stupito...


Un bomber di cartavelina - 4. I misteri dell'ultima partita
#8
11/16/2024

3 aprile 1938. Vienna, stadio Prater. Al centro del terreno di gioco, si schierano due formazioni. La Germania con la classica divisa bianca, e l’Austria con la maglia rossa. Addio, das wunderteam: quella del 3 aprile è l’ultima partita della squadra delle meraviglie. Lo stadio è addobbato con decine di bandiere con la svastica. Tutti e ventidue in campo fanno il saluto nazista. No, aspettate, due giocatori non alzano il braccio. Sono Matthias Sindelar e il suo vecchio amico Karl Sesta. La partita inizia. I patti sono che vinca la Germania, o quanto meno finisca in pareggio, ma proprio Sindelar e Sesta rovina...


Un bomber di cartavelina - 3. All'ombra della svastica
#7
11/09/2024

La semifinale mondiale tra Italia e Austria è cominciata. Sindelar inizia con un paio di numeri dei suoi, perciò il ct italiano, Vittorio Pozzo, ordina a Monti di occuparsi di lui. Un armadio a due ante contro il fragile uomo di carta. Monti non va per il sottile, Sindelar praticamente esce dalla partita, e l’Italia segna. E’ il 19’. Il centravanti italiano Schiavio tira, il portiere austriaco Platzer respinge, Meazza si avventa sul pallone ma travolge Platzer, da dietro arriva Guaita che insacca. Carica sul portiere. Gli austriaci protestano, l’arbitro, lo svedese Eklind, convalida.

Potete trovare informazioni sul podcas...


Un bomber di cartavelina - 2. La squadra delle meraviglie
#6
11/02/2024

16 maggio 1931. L'avversaria che arriva a Vienna per giocare un'amichevole tra nazionali non è banale: è la Scozia, insieme all'Inghilterra la culla del calcio. Finisce 5-0, ma per l'Austria, con Sindelar autore di una prestazione sontuosa, impreziosita da un gol. Da quel giorno, la nazionale austriaca diventa per tutti das wunderteam: la squadra delle meraviglie.

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Un enorme grazie ad Alberto Pian per quello che mi ha insegnato e per qu...


Un bomber di cartavelina - 1. Le macerie della guerra
#5
10/26/2024

Anche questa volta, iniziamo il racconto osservando dei ragazzini che giocano a calcio per strada. Solo che, questa volta, non siamo a Budapest, ma a Vienna, siamo alla vigilia dello scoppio della Prima Guerra mondiale, e i palloni fatti di stracci hanno perfino un nome, qui nella capitale del multietnico impero austro-ungarico: fetzenlaberl. Il quartiere dove ci troviamo si chiama Favoriten, un quartiere operaio e di immigrati, e infatti il protagonista di questa storia è un immigrato. Lui si chiama Matthias Sindelar, ma diventerà il Mozart del pallone.

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La Squadra d'oro e la Guerra fredda - 4. Miracoli e carri armati
#4
10/11/2024

Il 4 luglio 1954, a Berna, piove. I ventidue calciatori entrano sul terreno del Wankdorfstadion. Gli ungheresi favoriti e i sorprendenti tedeschi, che nemmeno si aspettavano di arrivare fin lì. E Puskas? C’è o non c’è?

Per approfondire la storia che ho raccontato vi consiglio due libri:

Mariottini, Tiki-taka Budapest, BradipolibriRomero, Storia della Guerra fredda, Einaudi

Potete trovare informazioni sul podcast e tutti i contatti social al sito paoloferraripodcast.it

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La Squadra d'oro e la Guerra fredda - 3. Alla conquista della coppa
#3
10/11/2024

Nel 1954, lo scrittore russo Il’ja Erenburg pubblica il romanzo Il disgelo. Il titolo del romanzo diventa il nome e il simbolo di un periodo, nella storia dell’Unione Sovietica, un periodo di cambiamento, in cui mettersi alle spalle l'atmosfera di paura degli anni della dittatura staliniana. Il ritorno alla vita, come l’arrivo della primavera dopo il disgelo. Tutto questo influisce anche sui rapporti tra est e ovest: tra mondo comunista e mondo capitalista, tra Unione Sovietica e Stati Uniti si comincia a diffondere un’aria nuova. La sfida tra est e ovest non sarà militare, quindi toccherà ad altri c...


La Squadra d'oro e la Guerra fredda - 2. A lezione di calcio
#2
10/11/2024

Domenica 14 maggio 1950, la nazionale ungherese scende in campo a Vienna per un’amichevole con una rivale storica, l’Austria. Lo stadio è il Prater, l’arbitro è svedese. L’Ungheria perde 5-3, e i tre gol sono messi a referto da Kocsis, da Puskas su rigore e da Gyula Szilágyi. Nessuno avrebbe potuto saperlo, tra i circa 60mila spettatori accorsi allo stadio, che quella amichevole tra nazionali è destinata a passare alla storia. Da lì in poi, l’Ungheria inizia una straordinaria striscia di partite senza sconfitte: dovranno passare anni prima che la nazionale di Sebes venga battuta di nuovo su un campo da cal...


La Squadra d'oro e la Guerra fredda - 1. I ragazzi del campetto
#1
10/11/2024

Budapest, anni Trenta. Non ci troviamo nel centro città, ma siamo nel quartiere di Kispest. Non è un quartiere ricco, ma del resto l’Ungheria è un Paese che, negli anni Trenta, sta vivendo un periodo particolarmente difficile della sua storia. L’Ungheria è uno dei pezzi dell’Impero asburgico andato in frantumi con la sconfitta nella Prima Guerra mondiale. E, da quella sconfitta, ha subìto tutto quello che ci possiamo immaginare: la crisi economica, la crisi sociale, la crisi politica sfociata nella nascita di un regime autoritario. Ma noi non siamo qui a Budapest a parlare di politica, almeno per ora. Siamo...


Il Calcio e la Storia - il Trailer
09/29/2024

Il Calcio e la Storia sta arrivando! I primi quattro episodi saranno disponibili a partire da sabato 12 ottobre sulle principali app di ascolto.

Se vuoi saperne di più, visita il sito www.paoloferraripodcast.it